Prestazioni Fisioterapiche

Lo Studio di Fisioterapia Na Stasì Kalì del Dott. Alessandro Bruno nasce con l’intento di accogliere specifiche esigenze riguardanti la cura ed il trattamento muscolo scheletrico.
Lo Studio Specialistico opera nei settori della medicina riabilitativa con l’obiettivo di fornire ai propri clienti un servizio personalizzato e il supporto professionale necessario per affrontare, risolvere e gestire nel tempo i temi legati alle patologie vertebrali e degenerative, osteoarticolari in generale.

Artrosi

L'artrosi è una patologia che può interessare le articolazioni di tutto il nostro corpo, caratterizzata dalla degenarazione della cartilagine ialina, una sorta di smalto protettivo che si trova sui segmenti articolari delle ossa e che, in seguito ad un sovrauso o ad un sovraccarico meccanico , può consumarsi prima del tempo e dar luogo all'artosi.
L'artrosi è una conseguenza del fisiologico invecchiamento delle articolazioni , che se vengono utilizzate nel corso della vita , è normale che si consumino. La cartilagine non è una struttura innervata, pertanto mentre si consuma non sentiamo alcun dolore, quando invece quest'ultimo compare, ormai ci troviamo in una fase avanzata della malattia.
Tutti i trattamenti per l'osteoartrosi sono indirizzati ad un mantenimento delle strutture ossee, legamentose e muscolari intorno al problema , nelle migliori condizioni possibili in modo tale che esse possano evitare un peggioramento dell'infiammazione e del dolore delle strutture articolari.
Le forme di artosi più diffuse sono: l'artrosi di ginocchio o gonartrosi , l'artrosi d'anca o coxartrosi , l'artrosi trapezio – metacarpale o rizoartrosi , artrosi vertebrale o spondiloartrosi, artrosi di polso, artrosi di caviglia, artrosi di spalla, artrosi di gomito , e più in generale l'artrosi può colpire ogni singola articolazione del nostro corpo.
Per la prevenzione dell'artrosi , bisognerebbe svolgere una coretta alimentazione, uno stile di vita sano e soprattutto fare esercizio fisico costamente nel corso della vita. Questo vale specialmente per chi svolge lavori fisici e pesanti. Mantenendo i muscoli trofici e tonici , il carico sulle articolazioni diminuisce come se venisse ammortizzato , e questo ovviamente ritarda la degenerazione articolare. L'invecchiamento del nostro corpo è fisiologico , il trucco sta nel fare invecchiare il nostro corpo bene e con meno dolori possibili.
Per la cura dell'artosi , si possono utilizzare molte strategie terapeutiche. La Fisioterapia senza dubbio è uno dei metodi più efficaci e meno dannosi per l'organismo. Nell'artosi che curiamo tutti i giorni nella nostra pratica clinica, ci troviamo di fronte a pazienti che hanno:

  • limitazioni articolari ossia si sentono l'articolazione rigida o in alcuni casi addirittura con dei veri e propri “blocchi” del movimento;
  • i muscoli indeboliti;
  • il dolore al movimento, al carico o in delle determinate posizioni;
  • gonfiore più o meno grave.
Durante la fisioterapia si possono utilizzare delle tecniche manuali per migliorare la rigidità articolare , “sbloccare” i movimenti limitati e ridurre il dolore, poi attraverso l'esercizio terapeutico si punta al rinforzo dei musoli e ad un maggior controllo degli stessi per ammortizzare il carico sulle strutture articolari degenerate e ritardarne il consumo. In secondo piano possono essere d'aiuto anche le terapie fisiche per migliorare il dolore e l'infiammazione come la Tecar terapia, la laser terapia, la magneto terapia e l'elettroterapia antalgica.
I trattamenti per questo tipo di patologia variano in base allo stadio dell'artrosi , sia come somministrazione temporale che come dosaggio terapeutico, puoi contattarci per un piano terapeutico personalizzato.


Cervicalgia

La cervicalgia è una patologia molto comune , ma fortunatamente nella maggior parte dei casi il dolore non è causato da patologie gravi.
Con il termine cervicalgia ci riferiamo a problematiche articolari o dei tessuti muscolari che causano dolore cervicale. Il dolore cervicale, oltre a manifestarsi come dolore nella zona del collo , si può associare spesso a fenomeni di irradiazione a livello degli arti superiori. Attraverso la valutazione funzionale il Fisioterapista riesce a stabilire se il dolore cervicale ha origine dalle articolazioni tra le vertebre dette articolazioni zigapofisarie, dal disco intervertebrale , dall'ispessimento o infiammazione di legamenti, dalla contrazione anomala di muscoli , o da dolore irradiato da una struttura nervosa che può essere compressa a livello cervicale da un osteofita o da un ernia del disco. Inoltre la cervicalgia, può associarsi ad altri sintomi come vertigini, pesantezza e rigidità muscolare, formicolio agli arti superiori e talvolta anche mal di testa chiamato appunto mal di testa cervicogenico. Una buona gestione del problema sin dalla fase acuta preannuncia una prognosi positiva.
Molto spesso questi dolori vengono sottovalutati dai pazienti che ricorrono all'aiuto del Fisioterapista dopo alcuni mesi dall'inizio del dolore, e questo comporta una risoluzione più lunga e dolorosa della cervicalgia. In generale nelle problematiche muscoloscheletriche bisogna cercare di risolvere il dolore nei primi tre mesi dalla sua insorgenza per evitare che questo cronicizzi. Il dolore cervicale cronico è una patologia invalidante che ha bisogno di più risorse , in termini di tempi e di costi, rispetto ad una patologia acuta , ma per il quale si può comunque intrapremdere un trattamento per stare meglio.
Contrariamente a quello che si pensa o a quello che suggerisce il medico di base, è opportuno intraprendere il trattamento manipolativo massimo 2 giorni dopo l'insorgenza del dolore, per far si che si risolva in tempi brevi e senza esiti a lungo termine. Esistono trattamenti per la fase acuta , trattamenti per la fase sub- acuta, e trattamenti per la fase cronica. La credenza che bisogna far passare il dolore forte e acuto con le punture di antinfiammatorio e miorilassante prima di rivolgersi al fisioterapista è del tutto sbagliata e non supportata da dati scientifici attendibili.
Gli studi scientifici più recenti , infatti , suggeriscono che un trattamento che combini la Terapia Manuale ed esercizi specifici è molto efficace nel trattare pazienti con cervicalgia meccanica e tutti i sintomi ad essa correlati e il trattamento prima viene intrapreso meglio è ai fini della guarigione . Vengono utilizzate molte tecniche di Terapia Manuale per trattare il rachide cervicale e il rachide toracico col fine di diminuire il dolore. Tra questi trattamenti il fisioterapista può scegliere la mobilizzazione passiva, con la quale le articolazioni cervicali e i tessuti muscolari vengono mobilizzati lentamente e ripetutamente, e la manipolazione, con la quale viene effettuato un movimento singolo, piccolo e rapido alle articolazioni e ai muscoli.
Quindi se hai dolore cervicale, rivolgiti al più presto dal tuo fisioterapista di fiducia, che dopo un attenta valutazione del problema, saprà consigliarti al meglio per la risoluzione del problema in tempi brevi e con meno costi possibili.


Epicondilite

L'Epicondilite o tendinopatia laterale di gomito è una patologia molto diffusa caratterizzata da un processo di tipo tendinosico a carico dei tendini dei muscoli estensori del polso , tra i quali quello principalmente interessato è il tendine del muscolo estensore radiale breve del carpo che trova la sua inserzione prossimale a livello dell'epicondilo laterale dell'omero.
Questa patologia è anche detta “gomito del tennista” in quanto è una patologia molto frequente tra i tennisti ( almeno il 40-50% dei tennisti prova questa condizione durante la sua cariera) ed è molto diffusa anche tra i lavoratori che eseguono attività manuali pesanti e ripetitive ( idraulici, elettricisti, intonacatori, piastrellisti, carpentieri, potatori, macellai).
L'Epicondilite è una patologia caratterizzata da dolore nella parte laterale del gomito e frequentemente si associa ad irradiazioni del dolore sull'avabraccio, sono limitate la forza della presa(es. Stringere la mano di un amico o aprire un barattolo) e la capacità di sollevare oggetti a gomito disteso e avambraccio pronato. E' una patologia che può essere invalidante nei lavoratori manuali e può durare da 6 mesi a 2 anni.
Il termine Epicondilite è usato in maniera erronea, inquanto in medicina con il suffisso -ite si indicano patologie inffiammatorie acute ( es. artrite, tracheite, congiuntivite, polmonite,ecc..), mentre in questo caso è stato ampiamente dimostrato dalle più recenti ricerche scientifiche che non si tratta di una tendinite, ma di una tendinosi ossia una processo degenerativo cronico del tendine. Pertanto sono alquanto inutili antinfiammatori per via orale o pomate antiffiammatorie, perchè a livello del gomito non è presente un infiammazione.
Le ultime ricerche scientifiche hanno dimostrato una buona efficacia del laser a bassa potenza, della terapia manuale sulla mobilità del gomito e sui muscoli dell'avambraccio, e dell'esercizio terapeutico: attraverso l'esercizio eccentrico infatti viene stimolato il rimodellamento delle fibrille collagene e la riorganizzazione intrinseca del tendine. Dal punto di vista clinico è efficace la tecar terapia nella riduzione del dolore e della vascolarizzazione del tendine . Le infiltrazioni di cortisone danno dei buoni risultati a breve termine (6 settimane) ma il tasso di recidiva arriva fino al 70% senza contare gli effetti collaterali delle stesse.
Esistono tutori da indossare durante l'attività lavorativa per diminuire il sovraccarico funzionale sulla struttura danneggiata. Il vostro fisioterapista di fiducia potrà consigliarvi il trattamento migliore da intraprendere in base allo stadio della patologia, alle strutture interessate e al carico che la struttura deve affrontare durante le attività lavorative, ricreative e sportive.


LESIONI MUSCOLARI:
Distrazione – Contrattura – Stiramento – Strappo

Le lesioni muscolari sono una patologia molto diffusa negli atleti professionisti , negli sportivi amatoriali , ma anche nella popolazione generale. L'infortunio muscolare può avvenire attraverso 2 meccanismi fondamentali:
TRAUMA DIRETTO dovuto ad un impatto del muscolo contro una struttura esterna che ne causa la rottura, è tipica degli sport da combattimento, rugby, sci e tutti gli sport che prevadano contatto tra i partecipanti.
TRAUMA INDIRETTO è una lesione muscolare che avviene durante la contrazione eccentrica del muscolo ,che non riesce a controllare la resistenza richiesta dal gesto tecnico sportivo o lavorativo. E' una lesione molto frequente in sport come l'atletica leggera, la corsa, il calcio, pallavolo, baseball, basket, ecc..
Il trattamento delle lesioni muscolari varia in base alla fase in cui si trova il danno tissutale:

FASE ACUTA (3-7gg in base all'entità della lesione) in cui si predilige la gestione dell'infiammazione attraverso il protocollo POLICE:
  • PROTECTION (protezione)
  • OPTIMAL LOAD (carico ottimale)
  • ICE (ghiaccio)
  • COMPRESSION(compressione)
  • ELEVATION (elevazione).

FASE SUB- ACUTA che dura dai 7 ai 15 giorni in cui il tessuto biologico si prepara alla riparazione del danno, ed è la fase in cui si inizia con la terapia manuale dei tessuti circostanti la lesione e la tecar terapia per migliorare il metabolismo cellulare.
FASE DI PROLIFERAZIONE che va dai 15 ai 28 giorni, in cui le cellule iniziano a riformarsi ed è quindi importante iniziare subito con la rieducazione delle stesse, attraverso l'esercizio terapeutico con intensità graduale per facilitare la reinnervazione delle nuove fibre e facilitarne il controllo motorio. Il carico dell'esercizio sarà applicato alla struttura lesa in modo graduale e in base all'obiettivo di guarigione( tipo di sport, professionista o amatore, età , ecc...).
FASE DI RIMODELLAMENTO è l'ultima delle fasi della riabilitazione tissutale, in cui il tessuto musolare ormai riformato si deve integrare con le fibbre attigue e sinergiche, quindi si inizia ad incrementare la difficoltà del lavoro muscolare dal punto di vista del carico e del tipo di contrazione. In questa fase si passa da esercizi in contrazione isometrica ed isotonica, della fase precedente, alle contrazioni isotoniche eccentriche , pliometriche e agli esercizi propriocettivi e di stretching dinamico.

In base al grado di lesione questi tempi indicativi possono variare, di seguito le prognosi:
  • DISTRAZIONE 10 giorni di riposo
  • CONTRATTURA 20 giorni di fisioterapia
  • STIRAMENTO 40 giorni di fisioterapia, ecografia pre e post trattamento, FANS
  • STRAPPO , si suddivide in vari gradi in base alla grandezza della lesione, comunque la prognosi varia da 2 mesi a 6 mesi, richiede valutazione chirurgica ortopedica, farmaci, fisioterapia pre e post intervento di sutura, ecografia.

Se le lesioni muscolari vengono trascurate, sottovalutate e quindi non curate correttamente , possono degenerare in fibrosi e dar luogo a patologie difficili e molto lente nella risoluzione. Pertanto se hai una lesione muscolare anche di grado lieve chiedi consiglio al tuo fisioterapista di fiducia.


Lombalgia

La lombalgia o mal di schiena , è una delle patologie più diffuse nel mondo . Basti pensare che come incidenza è seconda solo al raffreddore e che 8 persone su 10 almeno una volta nella vita hanno sofferto di questo disturbo. Anche se nell'80% dei casi la sua causa è aspecifica e non grave , il mal di schiena può essere molto invalidante.
Normalmente il dolore è percepito dai pazienti nella fascia lombare e/o sui glutei. Talvolta i nervi possono essere irritati e causare dolore e torpore o formicolio fino alle dita dei piedi.
Esistono vari fattori di rischio che aumentano la probabilità di essere colpiti dalla lombalgia. I più comuni sono causati dallo stile di vita : come stare seduti per lunghi periodi, fare poca attività fisica, piegarsi in avanti alzando pesi in modo improprio. Lo stress e il dormire poco possono peggiorare il dolore. Invecchiando, normalmente si è più soggetti alla lombalgia per le fisiologiche debolezza muscolare e la maggior rigidità articolare.
Le nuove Linee Guida per il trattamento della Lombalgia consigliano un trattamento precoce, che sembra essere la chiave per diminuire il dolore e tornare alla piena attività. I trattamenti focalizzati sugli esercizi e il rimanere attivi , limitano la durata del mal di schiena e riducono la possibilità di una recidiva. Il Fisioterapista, attraverso una valutazione approfondita, personalizzerà il trattamento per il problema specifico sulla base delle probabili cause del mal di schiena.
Per i pazienti che soffrono di lombalgia la buona notizia è che nella maggior parte dei casi guariranno da soli anche se il dolore è grave , entro il primo mese dall'insorgenza del dolore lombare. Rimanere attivi è fondamentale e bisognerebbe evitare il riposo a letto.
Se si è preoccupati che il proprio dolore non possa diminuire, il Fisioterapista specializzato in patologie muscolo-scheletriche , vi può insegnare come muovervi meglio e guarire più velocemente. La lombalgia può essere suddivisa in base all'insorgenza in acuta o cronica.
Il miglior trattamento per la LOMBALGIA ACUTA può essere la Terapia Manuale (Manipolazioni/Mobilizzazioni) ed esercizi , che ripristino la mobilità e diminuiscano il dolore della gamba, causato dalla Lombalgia. Gli esercizi che migliorano la coordinazione, la forza e la resistenza possono essere aggiunti al piano terapeutico una volta diminuito il dolore.
Mentre per la LOMBALGIA CRONICA sono consigliati esercizi di intensità medio-alta e progressivamente esercizi incentrati sul fitness e la resistenza.
La credenza popolare diffusa di fare punture di anti infiammatorio e miorilassante e riposo a letto e totalmente sbagliata e può fare peggiorare il problema aumentando la fase di dolore e di disabilità. Un Approccio attivo è fondamentale e se si interviene con le tecniche giuste nella prima settimana in cui insorge il dolore si aumenta la percentuale di guarigione nel primo mese fino al 90%, riducendo quindi al minimo la cronicizzazione del dolore.
Il Fisioterapista può aiutarvi nello stilare un programma di esercizi specifico e personalizzato. Per maggiori informazioni sul trattamento delle Lombalgie non esitare a contattarci.